Come pulire la moka? I consigli di Don Salvatore per avere una caffettiera sempre al massimo

Di Salvatore Iovino - Opera propria, https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhgZa_ncZ5PpNdZWlurmj9kL2Sp0kuIfKpttuES39Av_1RqGBw4OhVHbuDsmkLShaleNW2u1XARbCtDftvBOX5OD403Fc3zAEDcS31bTL_DyjfPn_j12fsfAqdZoQOlKRywHAE1Fd_1IM/s1388/pulizia+della+moka.webp
Moka da una tazza e contenitore di creta per il caffè (Ph. S. Iovino)

In un articolo precedente vi ho spiegato come si prepara un buon caffè alla napoletana con la vostra affezionata e vecchia moka. Non vi ho spiegato però cosa fare per mantenere la caffettiera sempre in buono stato.

Mi sembra chiaro che ora che avete imparato a fare il caffè, dovete anche imparare come si effettua la pulizia della moka per avere un caffè sempre perfetto. Oggi vi fornirò due metodi infallibili: uno semplice e l'altro più approfondito.

Innanzitutto non vi permettete mai, e dico mai, di usare detersivi per pulire la vostra tanto adorata macchinetta del caffè. Non si fa! Il gusto del caffè verrebbe alterato. Tantomeno la moka si mette nella lavastoviglie. Non è tanto scontato, io ho visto farlo. E proprio per questo mi è venuto in mente che dovevo scrivere questo articolo sulla pulizia della moka.
Componenti macchinetta per il caffè
Componenti della moka

Iniziamo col metodo più semplice: la pulizia della moka con acqua calda.

La pulizia sotto il getto continuo dell'acqua calda va effettuata ogni giorno. Serve a eliminare i residui di caffè. Soprattutto pulite bene sotto il bricco, cioè la parte intorno alla guarnizione e la guarnizione stessa. Grattate via il caffè senza rovinare la guarnizione. Se notate che la guarnizione si è fatta, sostituitela senza alcun dubbio.
Dopo averla lavata con cura la moka, dovete anche asciugarla con cura, perché l’umidità non generi condensa e cattivi odori. Asciugatela con un panno assorbente, e riponetela in una zona asciutta e ben arieggiata. Non richiudete la caffettiera se non è completamente asciutta.

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Aceto bianco per la pulizia della moka (Ph. S. Iovino)

Pulizia della moka: metodo approfondito

A parte il lavaggio giornaliero della moka, dobbiamo prendere l'abitudine ogni 15-20 caffè, o meglio ogni settimana, di eseguire un lavaggio approfondito della caffettiera, questo non perché "ma chissenefrega, tanto ne compro una nuova", ma perché dobbiamo avere una moka in splendido stato che ci faccia sempre un buon caffè. Credetemi, meglio una moka usata mantenuta in ottimo stato, che una nuova appena comprata. Una moka usata che ha già fatto diversi caffè mantiene quell'aroma delizioso che ha il caffè. E allora perché pulirla così approfonditamente? Giusta domanda. Perché altrimenti i residui di caffé non solo col tempo altererebbero il sapore del caffè ma potrebbero creare problemi alla nostra salute, in quanto diventerebbero rancidi, acidi e dannosi. Motivo per cui la moka va sempre lavata e igienizzata. Anzi, questa pratica andrebbe eseguita anche quando non usiamo la caffettiera da molto tempo. Vi ho già spiegato nel post "Un buon caffè" che prima di bere il caffè fatto con la macchinetta appena comprata è necessario preparare due o tre caffè a vuoto. 
Ovviamente quando ci accorgiamo che il caffè è una "ciofeca" e che la nostra vecchia caffettiera proprio non vuol saperne più di farci un ottimo caffè, va sostituita del tutto senza rimpianti.

Sapete no che cura e prevenzione vanno di pari passo?! Bene, perché avere cura delle cose e tenerle in buono stato gli allunga la vita, e nel caso delle macchinette del caffè, tenerle in ottima salute allunga la vita anche a noi.

Passiamo alla pulizia: ricordate che la macchinetta del caffè è un utensile proprio come lo sono le pentole. Quindi in una bacinella abbastanza capiente, o nel lavello, adagiamo tutti  i componenti della caffettiera, non vi preoccupate se la guarnizione non viene via, si staccherà più facilmente dopo l'immersione. Aggiungere un cucchiaio di aceto bianco e versare acqua bollente fino a coprire tutti i componenti della moka. Lasciare a mollo per circa 15 minuti e poi sciacquare per bene tutto sotto acqua calda corrente. Con uno spazzolino togliete via i residui che saranno diventati più facili da staccare.

Inoltre è consigliato pulire periodicamente anche il bricco e la colonnina da dove fuoriesce il caffè, e il filtro a imbuto. Per fare questo riempite la caldaia con il 50% di aceto bianco e il 50% di acqua. Mettete sul fuoco a fiamma bassa, proprio come fate per preparare il caffè. Aspettate che fuoriesca tutto il liquido e ripetete l'operazione altre due volte senza aceto, fino a che l'acqua non uscirà pulita. Se odorando l'interno del bricco sentirete ancora odore di aceto, ripetete ancora una volta l'operazione solo con acqua. Prima di preparare il caffè che vorrete bere, fate due caffè a vuoto che butterete via, in modo da eliminare le tracce di aceto.
Al posto dell'aceto potete usare il bicarbonato di sodio, ma sinceramente preferisco l'aceto.

Infine per non rovinare la guarnizione, staccatela dal fondo del bricco e pulitela con un panno imbevuto di aceto. Poi risciacquatela con acqua corrente, questa volta fredda.

Il consiglio di Don Salvatore: se sapete che non userete la caffettiera per qualche settimana o più, prima di chiuderla nella dispensa, prendete l'abitudine innanzitutto di asciugarla bene, e poi di inserire all'interno del bricco un pò di caffè, che assorbirà l'odore di chiuso, o qualsiasi altro odore.

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About DonSalvatore

Diplomato ad indirizzo Tecnico delle industrie elettriche. Appassionato di viaggi, fotografia, informatica e food dopo essermi diplomato ho iniziato la mia formazione presso il dipartimento di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione di Napoli. La mia formazione è variegata e rispecchia i miei interessi. Ho studiato anche Naturopatia e medicina cinese. Ho altresì una forte passione per il vino e per i profumi ricercati. L’amore per la scrittura mi ha poi portato ad aprire il progetto salvatoreiovino.it che apre le pagine del sito web alla community che può interagire vedendo pubblicati i propri contenuti. Se hai una storia da raccontare, se vuoi divulgare una ricetta o se vuoi condividere il tuo ultimo viaggio scrivi a salvatoreiovino.it
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